Dislessia, effetto placebo può migliorare le capacità di lettura
Su Psychological Research rivelato peso 'aspettative positive'
Aspettative positive possono migliorare la lettura nei bambini con dislessia evolutiva in maniera superiore rispetto ai tradizionali programmi di riabilitazione. Lo rivela uno studio pubblicato su Psychological Research, coordinato dalle Università di Padova e Bergamo. I risultati evidenziano come la tradizionale riabilitazione per la dislessia, che tenta di automatizzare l'apprendimento dell'associazione tra lettera scritta e suono linguistico, controlli raramente l'effetto placebo. Utlizzando degli occhiali "lampeggianti" che regolano la frequenza del passaggio della luce i ricercatori hanno misurato le abilità di lettura in tre diverse condizioni: occhiali spenti, occhiali spenti con aspettativa positiva, occhiali accesi. "Le abilità di lettura nella condizione occhiali spenti e aspettativa rispetto alla condizione occhiali spenti - spiega Sandro Franceschini, primo autore della ricerca del Dipartimento di Psicologia Generale dell'Università di Padova - ci hanno permesso di scoprire per la prima volta un forte effetto placebo sia sugli errori commessi nella lettura di parole conosciute, sia sulla velocità nel decifrare parole nuove. La grandezza di questo effetto immediato è maggiore rispetto a quella riportata in lunghi trattamenti tradizionali di riabilitazione della dislessia". La dislessia evolutiva è il disturbo specifico dell'apprendimento più frequente tra i bambini in età scolare (5-10%); compromette l'acquisizione della lettura e della scrittura e porta a gravi svantaggi nel rendimento scolastico e professionale. "Questo effetto è clinicamente sorprendente - aggiunge Giovanna Puccio, del Dipartimento di Psicologia Generale dell'Università di Padova -. I bambini con dislessia della scuola primaria pur avendo gli occhiali spenti hanno commesso un minor numero di errori. La sola aspettativa che gli occhiali fossero efficienti ha permesso loro di fare la stessa quantità di errori che si osserva solitamente in un ragazzo con dislessia frequentante la scuola media". Un risultato replicato anche su studenti universitari. "L'effetto placebo ha ridotto gli errori di lettura degli studenti con difficoltà di lettura portandoli allo stesso livello di coloro che leggono bene. Ciò - dichiara Sara Bertoni del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell'Università di Bergamo e responsabile della ricerca - suggerisce che i miglioramenti indotti dai diversi trattamenti per la dislessia evolutiva potrebbero essere spiegati dall'aspettativa che si crea nei partecipanti ai trattamenti".
R.Pilialoha--HStB