Drone con l'IA in volo per la prima volta nella Stazione Spaziale
Test apre a futuri robot autonomi capaci di lavorare nello spazio
Un drone controllato dall'Intelligenza artificiale ha volato per la prima volta sulla Stazione Spaziale Internazionale: si chiama Astrobee e apre la strada all'uso di robot autonomi pensati per svolgere compiti nello spazio. Sviluppato sotto la guida di Somrita Banerjee, dell'Università di Stanford, i risultati del test sono stati presentati alla Conferenza Internazionale sulla Robotica Spaziale del 2025 a Sendai, in Giappone. Astrobee non è il primo robot ospite della Stazione Spaziale, ma è il primo in assoluto a muoversi in completa autonomia riconoscendo gli ostacoli e pianificando i percorsi migliori attraverso vari moduli pressurizzati della base. Può sembrare semplice ma la Iss non è un ambiente libero bensì un labirinto di compartimenti interconnessi pieni di computer, armadietti, cavi e box per esperimenti. Pianificare un percorso che eviti tutto questo, rimanendo entro limiti di sicurezza, è un difficile problema matematico. Per riuscirvi i ricercatori hanno così dotato il robot di un algoritmo precedentemente addestrato a muoversi all'interno della Iss, una soluzione che ha permesso al dispositivo di essere rapido, preciso e consumare poca potenza di calcolo rispetto a un robot 'tradizionale'. Test importanti per lo sviluppo di robot del futuro che dovranno appunto essere completamente autonomi, grazie all'IA, perché "con l'aumentare delle distanze dalla Terra e l'aumento della frequenza e dei costi delle missioni, non saremo sempre in grado di teleoperarli", ha detto Banerjee. Il prossimo passo dei ricercatori è la creazione di robot più complessi che possano lavorare con gli astronauti ad esempio nel fare l'inventario dei materiali presenti nei magazzini per poi svolgere attività più complesse, lavorando in schiere di robot.
B.Kealoha--HStB