

Star emergenti al Lido, da Greta Lee a Callum Turner
Tra i nomi in ascesa anche Ayo Edelbiri e George McKay
La Mostra anche in questa 82/a edizione permette, guardando tanto ai film più attesi che alle opere meno conosciute, di scovare interpreti emergenti che sono a un passo dalla consacrazione, o giovani talenti che macinano ruoli con i quali si stanno conquistando sempre più l'attenzione di pubblico e critica. Una lunga lista che quest'anno comprende nomi come Greta Lee, Ayo Edelbiri, George McKay, Callum Turner e Thomasin McKenzie. Dopo una serie di ruoli di contorno tra cinema e (soprattutto) tv, Greta Lee, californiana di origini sudcoreane, ha conquistato l'attenzione che merita nel 2023 grazie alla struggente storia d'amicizia e amore tra appuntamenti mancati in Past lives di Celine Song, per cui ha ottenuto fra gli altri, una candidatura nel 2024, come migliore attrice ai Golden Globe, nello stesso anno anno nel quale le è arrivata anche la nomination agli Emmy per la serie The morning show. Aspettando di vederla in Tron 3, arriva alla Mostra con due film: The House of Dynamite di Kathryn Bigelow (in concorso) dove affianca Rebecca Ferguson e Idris Elba e Late fame (Orizzonti) di Kent Jones, dove interpreta la guida inquieta del gruppo che riscopre l'arte di un poeta dimenticato (Willem Dafoe). Attrice, ma anche autrice, produttrice e regista, Ayo Edelbiri, classe 1995, ha rivelato tutto il suo talento nel ruolo dell'ambiziosa, appassionata e brillante sous-chef (performance per la quale ha già vinto un Emmy e continua ad ottenere candidature) nella pluripremiata serie The Bear. Al lido dà corpo con Julia Roberts e Andrew Garfield allo scontro di personalità e di verità in After the hunt di Luca Guadagnino (fuori concorso). Nella storia lei è Maggie studentessa a Yale di filosofia, pupilla della docente Alma (Roberts) che accusa di molestie un professore (Garfield), amico fraterno della sua mentore. Considerato nella shortlist dei papabili per ereditare il ruolo di James Bond, il britannico Callum Turner, classe 1990, già visto, tra gli altri, nel franchise di Animali fantastici, nato da Harry Potter, divide la scena alla Mostra con un altro giovane attore britannico in ascesa George McKay (1917). Insieme interpretano in The rose of Nevada di Mark Jenkin (Orizzonti), due pescatori con vite da ricostruire che dopo un viaggio in mare scoprono di essere tornati indietro nel tempo. La dramedy di Noah Bambumbach, Jay Kelly (concorso), nell'ampio cast corale intorno a George Clooney punta anche su due attrici legate a miti della musica, finora in cerca del ruolo della svolta. Una è Riley Keough, nipote nella vita di Elvis Presley, che negli ultimi anni ha brillato in serie come Daisy Jones & the Six e Under the Bridge. L'altra è Eve Hewsom, figlia di Bono, leader degli U2, che si è messa in luce in serie come The Knick, prodotta da Steven Soderbergh e The Perfect Couple a fianco di Nicole Kidman, ma anche in film come il musical Flora and son di John Carney. Un percorso che l'ha portata ad essere 'reclutata' nel cast del prossimo film fantascientifico (ancora senza titolo) di Steven Spielberg. Mona Fastvold in The Testament Of Ann Lee, nell'ampia squadra di seguaci e oppositori della predicatrice settecentesca protagonista (Amanda Seyfried), ha voluto molti nomi emergenti. Fra questi, Lewis Pullman, figlio d'arte (il padre è Bill Pullman), reduce dal successo nel ruolo del cupo Sentry in Thunderbolts (personaggio che riprenderà in The Avengers: Doomsday) e Thomasin McKenzie, 25enne attrice neozelandese, che si è fatta notare in film come Il potere del cane di Jane Campion, e il thriller Eileen di William Oldroyd, con Anne Hathaway. Tra gli altri, infine, Shailene Woodley, che alterna da sempre blockbuster di Hollywood ai film indipendenti, nel thriller Motor city di Potsy Ponciroli (Venice Spotlight), viaggio nella vendetta di un operaio incastrato da un gangster, ha fra i cointerpreti, insieme a Ben Foster e Alan Ritchson, anche Lionel Boyce, un altro dei talenti lanciato da The Bear.
A.Kalani--HStB